Casa Dal Zotto

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Ca' Dal Zotto Vignanizoiis - 1489


Ca' Dal Zotto si trova lungo via Armando Diaz a Volpago del Montello, nella frazione di Venegazzù in provincia di Treviso ai piedi della collina del Montello, la Riviera Montelliana, conosciuta fin dall'antichità per i suoi pregiati vini rossi, tanto che l'antico nome del paese era Vignanizoiis, nato dall'unione della parole latina “vinea” (vigna) e greca “gaza” (abbondanza), pertanto “abbondanza di vigna”. Di lì il nome “vignanesi” ai suoi abitanti.

La storica costruzione rappresenta una tipica casa fondaco veneziana (dall'arabo funduq, casa-magazzino) trasferita in terraferma, edificata sul finire del XV secolo, agli albori della dominazione, stando alla data (1489) apparsa in facciata durante gli ultimi restauri.

L'edificio si presenta in tutta la sua armonia come uno dei più significativi esempi di edilizia rurale veneta di impronta tipicamente gotica, nonostante che le attuali forme siano frutto di una ristrutturazione avvenuta dopo un lungo periodo di abbandono con molta probabilità tra la fine dell'800 e gli inizi del '900.

Secondo lo storico trevigiano Giuseppe Mazzotti, l'edificio resta comunque uno dei pochi esempi di casa di campagna sorta prima del XVI secolo, scampata a guerre, collegati di Cambray, demolizione per vetustà o solo per essere ingrandita. Insieme alla casa del Petrarca ad Arquà, villa Spessa a Carmignano di Brenta, villa Monza-Mangilli a Dueville di Vicenza, villa Dal Verme ad Agugliaro e la vicina casa Quaglia a Paese, rimane uno degli esempi più significativi di architettura gotico veneziana in terraferma.

La raffinatezza di certi dettagli, gli affreschi con immagini dei tipici festoni cinquecenteschi e prodotti della terra, uniti ad una chiara rusticità, provano come il fine principale di questa costruzione fosse collegato solamente all'uso agricolo. I particolari gotici rappresentano un semplice supporto decorativo e la presenza di alcune sacre rappresentazioni sulle pareti interne, sovrapposte agli affreschi più antichi, documentano che la casa per un certo periodo dev'esser stata data in gestione a qualche ordine monastico.

Le ipotesi formulate dallo scrittore Giovanni Comisso e Giuseppe Mazzotti, secondo i quali il portico e parte degli interni dovevano essere arricchiti da numerosi affreschi, sia di carattere religioso che allegorico, sono state avvalorate dagli ultimi restauri che hanno portato alla luce numerose decorazioni, utili per risalire a quale fosse la struttura originaria della casa.

Oggi ca' Dal Zotto è completamente restaurata e riportata, per quanto possibile, alle forme originarie nel rispetto dell'esistente, mantenendo tutto ciò che può documentare le sue trasformazioni nel tempo. Gli interni sono arredati quasi esclusivamente con mobili d'epoca in stile veneto raccolti negli anni dalla proprietà e finemente restaurati.

Se ci venite a trovare scoprirete un mondo ormai scomparso, che vi racconteremo di persona perchè qui non si può descrivere in qualche riga. Ca' Dal Zotto è un piccolo museo della civiltà dove il visitatore, nelle imperfezioni dei suoi muri, nelle fessure dei legni, sulle pietre dure scalfite e gli affreschi può rileggere una storia lunga e fondamentale anche per il territorio che la circonda.